Grande leadership ed empatia: il nostro direttore vendite, Danilo Zucca

Per la nostra azienda è una delle colonne portanti e il percorso che ha intrapreso diventando oggi Direttore Vendite testimonia la grande determinazione che lo contraddistingue.

Ecco la nostra intervista a Danilo Zucca:

CHI È DANILO ZUCCA? 3 PAROLE CHE OGGI TI DESCRIVONO AL MEGLIO.

“Non lo so” si può dire?
Scherzo, però in questo momento sento che sto crescendo e cambiando tanto, sia da un punto di vista personale che professionale. 
Certo, ci sono delle cose di me che non cambiano mai, come l’ascolto e la disponibilità nei confronti delle persone, il mio approccio ironico, nel senso più genuino della parola, e il mio essere buono (anzi buonissimo).
Se però dovessi sceglierne una sola direi che Danilo Zucca oggi è soprattutto un padre.

COME SEI ENTRATO IN PANINO GIUSTO E QUAL È IL TUO PRIMO RICORDO DELLA VITA IN AZIENDA? 

È stato un insieme di coincidenze.
Per tanto tempo ho avuto un’attività insieme a mia moglie, poi con l’arrivo dei nostri figli qualcosa è cambiato e abbiamo iniziato a desiderare un lavoro diverso che ci lasciasse più tempo da dedicare alla nostra famiglia.
Così siamo entrati in Panino Giusto, prima mia moglie e qualche tempo dopo io, come direttore di Panino Giusto Centrale.
È stato un periodo di grande crescita e particolarmente formativo: è nel corso di quegli anni che ho compreso le dinamiche aziendali, i processi interni e la gestione di un ristorante Panino Giusto, per di più in uno store come quello di Stazione Centrale, dove hai a che fare con tante persone e tante situazioni spesso complicate, legate al mondo delle stazioni.
Se ci ripenso, ricordo un bel team, fatto di persone speciali, persone che sono ancora in azienda e che, in un certo senso, ho cresciuto e formato io. 
Ne sono molto felice e ricordo quegli anni con un sorriso.

OGGI SEI DIRETTORE VENDITE, E NON C’È RAGAZZO/A SUGLI STORE CHE NON TI CONOSCA PERSONALMENTE. 
COME RIESCI A COORDINARE PIÙ DI 200 PERSONE E AD AVERE UN RAPPORTO REALE CON LORO?

Penso che l’unica risposta possibile sia la mia volontà

Tante volte sono io che cerco i ragazzi, anche quando da un punto di vista lavorativo potrei farne a meno. Li chiamo anche solo per sapere come stanno, o se qualcuno ha avuto dei problemi lo cerco, per capire come stanno andando le cose e se tutto va bene.

Penso che uno degli aspetti più importanti per un’azienda sia proprio riuscire ad essere vicina ad ognuno dei suoi dipendenti. E questo può significare anche semplicemente fare due chiacchiere a fine turno o ascoltarli se hanno bisogno di un consiglio.

POSSIAMO QUINDI DIRE CHE PER TANTI RAGAZZI/E IN PANINO GIUSTO SEI DIVENTATO UN MENTORE, DA UN PUNTO DI VISTA PERSONALE E PROFESSIONALE. 
CHI È STATO INVECE IL TUO PRIMO PUNTO DI RIFERIMENTO? 

Oggi so di essere riconosciuto come leader, un leader naturale, nel vero senso della parola, e di questo sono molto orgoglioso.

Se devo pensare invece ai miei punti di riferimento lungo il percorso in azienda, sicuramente penso ad Antonio Civita e al suo spirito imprenditoriale, e poi ad altre due persone in particolare: il nostro COO, Rocco Pizzimenti e Roberta Pontrelli, la nostra CFO.

Due persone diametralmente opposte da cui ho imparato e continuo ad imparare molto. Con loro condivido il rispetto per il lavoro e il sacrificio, la determinazione e la curiosità di mettersi sempre in gioco, ma, più di tutto, l’amore per le persone che caratterizza davvero Panino Giusto.

A PROPOSITO DEL TUO INIZIO. COSA TI MANCA DI PIÙ DEL LAVORARE DIRETTAMENTE SULLO STORE? 

Potrei dire che mi manca il rapporto con le persone, tipico di questo lavoro, ma in fondo questo rapporto l’ho mantenuto anche entrando in ufficio e diventando Direttore Vendite

Però sarò sincero, ho sempre avuto ambizioni di crescita più ampie e sono felice del ruolo raggiunto.

Oggi se mi guardo indietro vedo i tanti sacrifici che ho fatto, spesso a discapito della mia vita privata, ma se sono riuscito ad arrivare fino in fondo è anche grazie a mia moglie e alla sua comprensione (chi meglio di un collega può capirti?).

In questo momento della mia vita mi sento di dovere tanto alla mia famiglia ed in particolare ai nostri figli. Devo recuperare diverso tempo con loro.

VOLERE È POTERE…? PER SENTIRSI REALIZZATI NEL LAVORO E NELLA VITA CREDIAMO CHE NON BASTI SOLO VOLERLO MA LAVORARE OGNI GIORNO E CON PASSIONE SU SÉ STESSI.  
QUALE CONSIGLIO DARESTI AI RAGAZZI CHE SI SONO APPENA AVVICINATI AL MONDO PANINO GIUSTO? 

Siate onesti, rispettosi delle persone e delle regole.

La chiave di tutto è alzarsi la mattina e fare in modo di avere sempre voglia di imparare e migliorarsi.

Per carità, ci sono i giorni in cui uno vorrebbe solo starsene a letto ma anche la “non voglia” fa parte del gioco. Di ogni cosa ci sono i lati positivi e negativi, e quando scegli di dedicarti a un mestiere devi essere consapevole anche degli sforzi che richiede.

COME SI RIESCE, DOPO TANTI ANNI, AD ESSERE ANCORA BRAND AMBASSADOR DELLA PROPRIA AZIENDA?

Mi piace la mia azienda, ci credo per davvero e sono contento di lavorare per Panino Giusto, perché conosco le sue potenzialità. Non solo di sviluppo economico, ma anche di ricchezza umana.

Antonio ed Elena sono due persone autentiche, credono nei progetti di inserimento a prescindere dalla B Corp e dalla certificazione.

Avere a cuore il benessere delle persone è sempre un volano di sviluppo. 

IL TUO PANINO PREFERITO?

Dopo tanti anni, non saprei scegliere. L’unica cosa certa è che non mi piacciono i panini fatti male. Sono molto esigente in effetti, non solo con i Maestri del Panino ma con tutte le persone che lavorano sugli store. 

Perché un Panino Giusto lo devi poter mangiare bene, e ovunque.