PANINO GIUSTO, INSIEME AD ALTRE 60 SOCIETÀ BENEFIT ITALIANE, È PARTE DELL’INIZIATIVA CO2ALIZIONE ITALIA.
L’adesione al progetto CO2alizione richiede alle Società Benefit di integrare nel proprio statuto giuridico alcune finalità di neutralità climatica, per raggiungere l’obiettivo di un’economia a 0 emissioni entro il 2050. Il movimento delle Società Benefit si può considerare un vero e proprio pioniere nel campo della Corporate Social Responsibility (CSR) e della sostenibilità sociale e ambientale. Questa nuova forma giuridica di impresa – introdotta nel 2010 negli Stati Uniti e nel 2016 in Italia – si pone un ambizioso obiettivo: rappresentare un’evoluzione del concetto stesso di impresa. Questo vuol dire che deve essere in grado di generare un doppio valore (double purpose) per la comunità e l’ambiente, senza rinunciare al business. Le aziende che decidono di intraprendere questo percorso modificano il proprio oggetto sociale integrandovi, oltre agli obiettivi di profitto, finalità di beneficio comune con lo scopo di generare un impatto positivo sulla società e la biosfera.
Il 30 settembre 2019 Panino Giusto è diventata una Società Benefit impegnandosi in questo modo, insieme ad altre 200 imprese italiane, a rendere il proprio modello di business più rigenerativo ed equo. L’attenzione che riponiamo verso queste tematiche così importanti ci ha spinto, in modo naturale, a far parte dell’iniziativa CO2alizione Italia a cui hanno già aderito, ad oggi, più di 60 Benefit italiane.
COSA SIGNIFICA FAR PARTE DI CO2ALIZIONE?
Il progetto si basa su un concetto concreto: se continuiamo a produrre e a consumare come nel passato non esisterà più un pianeta dove poter vivere. È ormai indiscusso che le concentrazioni atmosferiche di CO2 e degli altri principali gas serra prodotti dall’attività umana siano la principale causa negativa dell’alterazione climatica del globo, dal potenziale impatto catastrofico per la nostra specie.
SIAMO IN TEMPO PER INVERTIRE LA ROTTA?
La risposta è sì. L’Unione Europea in questo ambito ha deciso di giocare un ruolo chiave a livello globale, stabilendo l’obiettivo comunitario di neutralità climatica: cioè rendere tutte le attività a emissioni zero di CO2 entro il 2050, per evitare che il riscaldamento globale superi +1.5°. Questo aumento di temperatura è la soglia limite entro il quale possiamo evitare danni irreparabili al nostro pianeta e parallelamente a noi stessi. Il 2050, se ci pensate, non è una data poi così lontana: provate solo a chiedervi tra 30 anni dove sarete o dove saranno i vostri figli.
Il coinvolgimento del settore privato, attraverso l’impegno da parte delle imprese di qualunque dimensione e settore, è quindi cruciale per raggiungere questo traguardo. Per rispettare gli obiettivi comunitari è però necessario stimolare un impulso all’innovazione e all’azione capace di attivare il più alto numero di aziende nella ricerca e implementazione di nuovi modelli produttivi, che siano in grado di rispettare la neutralità climatica e che siano pronti a farlo ora. Su questi concetti nasce il progetto CO2alizione Italia.
L’iniziativa riunisce oltre 60 Società Benefit italiane, che come noi, hanno deciso di contrastare i cambiamenti climatici e di esplicitarlo formalmente nel proprio statuto. Questo impegno non è solo una dichiarazione di intenti o una generica promessa, ma vincola l’azienda a rendere la propria attività a impatto 0 e a rendicontarne i progressi nella Relazione di Impatto annuale. Questo progetto è fortemente sentito dalla proprietà di Panino Giusto, che dal 2010 crede che la sostenibilità non sia più una scelta ma l’unica direzione possibile per fare impresa.
Elena Riva – Presidente di Panino Giusto – ci spiega perché l’azienda ha scelto di essere tra le imprese sostenitrici di CO2alizione Italia fin dalle sue origini e quali sono gli obiettivi e i progetti dell’azienda, per raggiungere un modello economico a emissioni 0.
«In Panino Giusto l’attenzione che riponiamo verso tematiche di sostenibilità così importanti, come la tutela ambientale, nasce da una motivazione profonda: la responsabilità verso il futuro non riguarda solo le istituzioni ma ci coinvolge direttamente, come cittadini e come aziende. La crisi energetica e la guerra in Ucraina hanno reso ancora più evidente il forte senso di interdipendenza che lega gli abitanti e l’intero sistema economico mondiale, innescando in noi, con ancora più forza l’urgenza di agire per tutelare maggiormente il benessere delle persone e del pianeta. Per questo motivo la priorità per il futuro sarà quella di impegnarci concretamente nella riduzione delle emissioni carboniche, formalizzandolo anche nel nostro statuto di Società Benefit. Il nostro impegno si concretizzerà in un piano triennale di monitoraggio e riduzione delle nostre emissioni dirette e indirette, attraverso un controllo puntuale e obiettivi specifici di compensazione, strutturando un percorso virtuoso che coinvolgerà tutti gli stakeholder: interni ed esterni all’azienda».
Per scoprire più nel dettaglio l’iniziativa e tutte le Società Benefit che hanno deciso di prenderne parte clicca qui.