LA TRASFORMAZIONE IN B CORP RACCONTATA DA ROBERTA PONTRELLI, CFO DI PANINO GIUSTO E IMPACT MANAGER DEL PROGETTO
Roberta Pontrelli, CFO Panino Giusto Italia e Impact manager del progetto B Corp racconta la nuova identità di Panino Giusto, che diventa la prima B Corp italiana nel mondo della ristorazione, aggiungendosi alle oltre 3000 B Corporation operanti in più di 150 diversi settori e in 60 paesi in tutto il mondo: “Abbiamo raggiunto in meno di un anno il punteggio indispensabile alla certificazione (80) e lo abbiamo superato, da anni nel nostro DNA abbiamo una vocazione B Corp: dalla lotta allo spreco (espressa dalla scelta di fare panini solo al momento), alle pratiche formative e inclusive per i lavoratori sottoccupati come i giovani migranti, fino al grande spazio occupato dalle donne in azienda. L’80% degli store manager in Panino Giusto, infatti, è donna.
Rendere il mondo più giusto attraverso un panino è la nuova vision di Panino Giusto, che oggi diventa parte di un sistema di aziende riconosciute e certificate per rispettare i più alti standard di performance sociale e ambientale, trasparenza e responsabilità. In questa intervista Roberta Pontrelli spiega cosa significa e quanto è importante per Panino Giusto essere una B Corporation.
• Cosa significa essere una B Corporation certificata?
Il movimento delle B Corp è un fenomeno globale con prospettive, ideali e visione comuni. Partendo dalla responsabilità sociale che ognuno di noi ha verso le generazioni future, il business diventa una forma rigeneratrice, diventando il cambiamento più forte al mondo. Noi crediamo così tanto in questo ideale che a ottobre 2019 siamo diventati anche una Società Benefit, intesa come variazione giuridica, che significa prevedere il benessere sociale all’interno del proprio Statuto.
• Perché investire su attività di questo tipo?
Dobbiamo confrontarci con una situazione di urgenza e non dobbiamo delegare ad altri quello che possiamo fare noi. Ogni azienda B Corp deve diventare un esempio da seguire, perché abbiamo la consapevolezza che siamo gli unici responsabili e i soli a poter fare qualcosa per la società che ci circonda.
• È possibile conciliare economia ed etica?
Certo, la prerogativa di un’azienda B Corp è quella di esercitare la propria attività economica tutelando le persone e l’ambiente circostante. Questo approccio nel lungo periodo ha un impatto positivo sull’economia e l’azienda crea nuovo valore, invece che erodere risorse limitate. Siamo orgogliosi di far parte della B Economia italiana, di praticarla e di diffonderla.
• Come si misura l’impatto di un’azienda sulla società?
Le aziende consumano risorse per realizzare il proprio business, il movimento delle B Corp è rigeneratore e restituisce più risorse di quelle che utilizza, con investimenti talvolta strutturali che hanno un ritorno positivo nel medio/lungo periodo. Ci sono diversi metodi per misurare l’impatto che la propria azienda esercita sulla comunità, noi ci siamo misurati per oltre un anno con l’assessment di B Lab, una no-profit al servizio di un movimento globale di persone che usa il proprio business come forza positiva e che misura le aziende che vogliono diventare B Corp, per migliorare i nostri processi interni in termini di sostenibilità e tutela della comunità e dell’ambiente. Ci siamo certificati a gennaio 2020 con un punteggio di 87,1, un ottimo risultato, tenendo conto che il punteggio per entrare nel movimento è di 80 punti.
• Su quali progetti siete stati valutati e quali invece intendente portare avanti quest’anno?
Sicuramente ci ha aiutato avere già nel nostro DNA la vocazione B Corp, dalla lotta allo spreco espressa dalla scelta di fare panini solo al momento, alle pratiche formative e inclusive per i lavoratori sottoccupati come i giovani migranti, fino al grande spazio occupato dalle donne in azienda. Il punteggio a oggi totalizzato è riferito a molti ambiti, cominciando dalle persone: smart working e programmi dedicati all’empowerment femminile.
Nelle “persone” includiamo anche i clienti: è infatti nei nostri prossimi obiettivi istruire gli store manager di Panino Giusto con corsi di disostruzione delle vie aeree, un incidente che può essere fatale e può accadere in ogni luogo legato alla ristorazione, così come man mano installeremo nei nostri locali dei defibrillatori, a beneficio della clientela e delle persone nelle vicinanze. Abbiamo avviato delle survey con i nostri collaboratori esterni e un codice condotta per i nostri fornitori, perché con le nostre scelte possiamo influire sulle loro.
In campo ambientale stiamo implementando la scelta bio, la politica di acquisti locali (entro gli 80 km), il monitoraggio del consumo delle acque ed usiamo già un tipo di energia 100 % rinnovabile, per la quale ci riforniamo presso una B Corp, rendendo sempre più virtuoso il circuito. Per quanto riguarda la plastica abbiamo già scelto la bottiglia di vetro a rendere in tutti i nostri locali, che presto diventeranno plastic free.