Mortadella Bologna IGP: storia e ricette

Mortadella Bologna IGP

Alcuni la chiamano Mortadella, altri Bologna, in realtà sarebbe corretto parlare di Mortadella di Bologna IGP. Il modo più semplice, appagante e tradizionale per gustare questo salume, è quello di affettarlo e imbottire michette, ciabatte, rosette o il tipo di pane che si preferisce. Nel menù Speciale Inverno di Panino Giusto potrai assaggiare ricette gustose a base di mortadella. Vieni a trovarci nei nostri store per provare l’Emilio, il Goloso e l’Astro!

Ma prima leggi questo articolo per scoprire la storia della mortadella, la sua provenienza e alcune curiosità.

Bologna o Mortadella?

Se dovessimo chiedere a un emiliano come la chiamerebbe, la risposta sarebbe Bologna (prova a dirlo senza il loro accento). C’è invece, chi parla di Mortadella. Di fatto, questi due termini sono utilizzati come sinonimi anche se indicano due prodotti diversi.

Bologna coincide con Mortadella di Bologna IGP, un insaccato cotto e fragrante ottenuto con le regole del disciplinare di produzione stilato dal Consorzio Italiano Tutela Mortadella Bologna. I requisiti riguardano la zona di produzione, le materie prime, i tagli di carne e la lavorazione.

Il termine mortadella, invece, indica quei salumi non a marchio IGP, che non sono di minore qualità, ma semplicemente non rispettano i requisiti imposti dal disciplinare della Bologna IGP, come la percentuale minima di grasso pari al 15% o l’impiego di specifici tagli di carne suina.

E il pistacchio?

La ricetta tradizionale e ufficiale, prevede il pistacchio? Non c’è una vera risposta a questa domanda: il Consorzio, infatti, accetta entrambi le versioni.

Con la diffusione in Italia della mortadella, soprattutto nella regione del Lazio e nella città di Bologna, si sono sviluppate due diverse tradizioni: quella bolognese e quella laziale. La prima non prevede l’uso dei pistacchi, mentre la seconda li aggiunge con l’obbiettivo di rendere l’insaccato croccante e aromatizzato. Non c’è, quindi, una risposta effettiva su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, perché già dalle origini esistevano entrambe le versioni. Ciò che possiamo affermare è che in entrambi i modi è squisita!

La storia della Mortadella di Bologna IGP

Gli studiosi fanno risalire le origini della Mortadella all’epoca etrusca e romana. L’etimologia del nome è invece incerta. La prima ipotesi deriva dalla parola myrtatum, il termine latino usato per chiamare il mirto. Questo aroma costituiva infatti l’ingrediente chiave di un insaccato chiamato farcimen myrtatum: un salume ai tempi largamente apprezzato. Altri, invece, attribuiscono le origini etimologiche al termine mortaio (mortarium), il recipiente impiegato anticamente per battere le carni di maiale.

Il luogo di nascita è sicuramente la città emiliana di Bologna. Qui, infatti, è conservata la ricetta originaria più antica e riconducibile a un produttore di mortadella Vincenzo Tanara, agronomo bolognese. Nel 1644, rese pubblica la prima ricetta della mortadella diffondendo indicazioni precise e puntuali per la sua lavorazione. Nel 1661, su iniziativa del cardinale Farnese, i bolognesi furono i primi a codificare il metodo di produzione all’interno del primo disciplinare della storia.

Da salume nobile e d’élite, nell’Ottocento la mortadella divenne prodotto economico e popolare diffondendosi progressivamente in tutta Italia. Ad oggi la mortadella è un salume nostrano, prodotto in grandi quantità, grazie alla combinazione delle selezioni di carni italiane, lavorate con spezie e aromi naturali.

Le ricette del menù Special Panino Giusto

Con la diffusione della mortadella in tutta la penisola ed essendo ora alla portata di tutti, è diventata un salume nostrano utilizzato per diverse pietanze, ormai della tradizione. Basti pensare alla sua presenza sui più classici taglieri di salumi per gli antipasti o ai già citati panini imbottiti, adatti anche alle migliori e nutrienti merende. Un grande classico anche i tortellini ripieni, conditi con burro o in brodo e numerose altre ricette, come le polpettine, le zucchine ripiene e tanto altro.

Noi abbiamo deciso di dedicare una parte del menù Special Inverno alla Mortadella La Santo dell’azienda Villani, società a conduzione familiare. Prodotta nel rispetto del disciplinare del consorzio, lavorata utilizzando le spalle per le parti magre e le gole per i lardelli, con una cottura in stufa lenta e un lieve condimento di aglio fresco.

L’Emilio è un capolavoro di sapori italiani che si fondono armoniosamente in ogni morso. La base è costituita da morbida mortadella, sapientemente accostata alla freschezza della misticanza. Il tutto è elevato da una generosa spalmata di crema di Pecorino Romano DOP, che conferisce al panino una nota cremosa e avvolgente.

La mortadella, la stracciatella e la crema di pistacchi Sicilia danzano in armonia sul palato, seguite dalle zeste di limone e da una sottile nota di pepe. L’olio extravergine di oliva avvolge in un abbraccio di gusto, creando un’esperienza culinaria indimenticabile dal nome Goloso.

Infine, l’Astro, un panino dalla generosità strabiliante. La mortadella si sposa con la provola calabrese, mentre la misticanza aggiunge freschezza. La maionese alla senape forte dà il tocco finale, creando un’esplosione di sapori. L’Astro appartiene alla categoria degli Abbondanti e sazia il palato con la sua ricchezza unica.

Ti è venuta fame? Non perdere altro tempo e vieni a trovarci nei nostri store, per gustare uno dei nostri panini speciali!